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Guida alle Comunità Energetiche Rinnovabili: vantaggi, sfide e aggiornamenti normativi

Il 22 aprile 2024, il MASE ha approvato la nuova versione delle Regole Operative GSE in materia di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Autoconsumo Diffuso. Questo aggiornamento, verificato positivamente anche dall’ARERA, presenta diverse novità significative che influenzeranno il panorama dell’energia rinnovabile in Italia.

Nel dettaglio, le nuove regole operative includono: 

  • Requisiti e vincoli temporali per l’entrata in esercizio degli impianti di produzione per beneficiare del meccanismo transitorio del DM del 16 settembre 2020.
  • Descrizione dei criteri di calcolo per l’applicazione delle decurtazioni nel caso di cumulo della tariffa incentivante con altri contributi pubblici.
  • Modalità di determinazione del valore soglia di quota di energia condivisa.
  • Introduzione della cessione del credito e del mandato all’incasso, con limitazioni sull’uso della tariffa premio.

Inoltre, il Decreto del Ministro n° 106 del 15 marzo 2024 ha definito i corrispettivi che il GSE richiederà ai beneficiari degli incentivi e dei contributi PNRR secondo le modalità definite nelle Regole.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno emergendo come un’alternativa innovativa nel panorama energetico, promuovendo l’autoconsumo di energia rinnovabile e fornendo benefici ambientali, economici e sociali. Ma cosa sono esattamente queste comunità e come funzionano? 

Comunità Energetiche Rinnovabili: un panorama dettagliato

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una modalità innovativa di produzione e gestione dell’energia, fondata sulla condivisione delle risorse rinnovabili tra membri di una comunità locale. Questo approccio è fondamentale per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e decentralizzato, in cui le persone e le comunità diventano parte attiva del processo di produzione e consumo energetico.

Concetto di CER

Le CER sono costituite da una varietà di attori, inclusi cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali, amministrazioni comunali, cooperative, organizzazioni non-profit e altri soggetti sottesi alla medesima cabina elettrica primaria, che collaborano per produrre, consumare e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili. Queste comunità possono sfruttare una serie di fonti di energia pulita, tra cui solare, eolica, idroelettrica, biogas e biomasse.

Obiettivi delle CER

In linea con gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2030, le Comunità Energetiche Rinnovabili promuovono l’utilizzo di energia pulita educando, al tempo stesso, i consumatori ad adottare nuove abitudini di consumo per massimizzare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili durante i periodi di maggiore disponibilità. L’obiettivo principale di una CER è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.

Struttura delle CER

Le CER sono organizzate in modo flessibile e possono assumere diverse forme giuridiche, come associazioni, cooperative, enti del terzo settore, consorzi, e così via. Questa varietà consente alle comunità di adattare la propria struttura organizzativa alle esigenze specifiche del contesto locale e dei partecipanti coinvolti.

Partecipanti alle CER

Le CER coinvolgono diversi attori, tra cui:

  • Produttori di energia rinnovabile: individui o entità che possiedono e gestiscono impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Autoconsumatori di energia rinnovabile: soggetti che producono e consumano energia rinnovabile per soddisfare i propri fabbisogni energetici, con la possibilità di condividere l’energia in eccesso con la comunità.
  • Consumatori di energia elettrica: individui o entità che non possiedono alcun impianto di produzione di energia e consumano energia elettrica prodotta dalla CER, contribuendo così alla sostenibilità del sistema energetico locale.

Incentivi per le CER

Per beneficiare degli incentivi previsti per le CER, gli impianti di produzione da fonti rinnovabili devono avere una potenza massima di 1 MW. Questi impianti sono principalmente di nuova costruzione, ma possono anche includere impianti già esistenti, a condizione che siano entrati in funzione dopo il 16 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs. 199/2021) e dopo la costituzione regolare della CER. Inoltre, per poter accedere ai benefici del Decreto di incentivazione, gli impianti non devono essere già beneficiari di altri incentivi per la produzione di energia elettrica.

Le agevolazioni per le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia includono due principali tipi di incentivi:

  1. Tariffa Incentivante per Energia Rinnovabile:
  • I membri della CER possono beneficiare di una tariffa incentivante per l’energia prodotta da fonti rinnovabili e autoconsumata. Questo incentivo varia da 60 €/MWh a 120 €/MWh a seconda della dimensione dell’impianto e del valore di mercato dell’energia ed è riconosciuta dal GSE per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio di ciascun impianto FER.
  • Viene accordata una maggiorazione fino a 10 €/MWh per gli impianti fotovoltaici in base alla loro posizione geografica.
  • Un ulteriore corrispettivo di circa 8 €/MWh è previsto per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA.
  • L’energia non autoconsumata rimane a disposizione dei produttori e viene valorizzata a condizioni di mercato.  Per tale energia è possibile richiedere al GSE l’accesso alle condizioni economiche del ritiro dedicato.
  1. Contributo in Conto Capitale del PNRR:
  • Un contributo a fondo perduto del 40% del costo dell’investimento è disponibile per i territori dei Comuni con meno di 5mila abitanti, cumulabile con l’incentivo in tariffa, a fronte di una decurtazione della tariffa incentivante del 50%. Il restante 60% del costo dedotto dall’incentivo in oggetto è detraibile al 50% nei casi consentiti dalla normativa vigente, come ristrutturazione edilizia.
  • I costi massimi di investimento ammissibili variano in base alla taglia di potenza dell’impianto:
    • 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW.
    • 1.200 €/kW per impianti oltre 20 kW fino a 200 kW.
    • 1.100 €/kW per impianti oltre 200 kW fino a 600 kW.
    • 1.050 €/kW per impianti oltre 600 kW fino a 1.000 kW.
  • L’IVA non è ammissibile alle agevolazioni, salvo il caso in cui non sia recuperabile ai sensi della legislazione sull’IVA.

Per richiedere gli incentivi: https://areaclienti.gse.it

Vantaggi delle CER

  • Riduzione delle emissioni: Le CER giocano un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell’attenuare l’impatto ambientale associato alla produzione di energia elettrica, contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • Indipendenza energetica: Le comunità possono diventare meno dipendenti dalle fonti di energia tradizionali, aumentando la sicurezza e la resilienza del sistema energetico locale.
  • Stimolo all’economia locale:  Le CER contribuiscono alla riduzione dei costi energetici per i membri della comunità attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile e la condivisione dei costi di produzione. Inoltre, possono creare opportunità economiche attraverso la creazione di posti di lavoro locali, lo sviluppo di competenze tecniche e l’investimento nelle infrastrutture energetiche.
  • Partecipazione comunitaria: Le CER promuovono il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle comunità nella gestione dell’energia, aumentando la consapevolezza, la partecipazione civica e il senso di appartenenza.

Sfide e Opportunità

Nonostante i numerosi vantaggi, le CER affrontano anche sfide significative, come la complessità normativa, la necessità di investimenti iniziali e la gestione delle relazioni tra i diversi attori coinvolti. 

Tuttavia, le opportunità offerte dalle CER, come l’accesso a incentivi governativi, la condivisione delle risorse e la promozione della sostenibilità, rendono questo modello un’opzione attraente per le comunità interessate a una transizione verso un futuro energetico più verde e inclusivo.

Un utile strumento: RECON 2.0

Per supportare ulteriormente lo sviluppo delle CER e dei Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC), l’ENEA ha rilasciato la nuova versione 2.0 del simulatore RECON (Renewable Energy Community ecONomic simulator). Questo strumento consente di valutare aspetti energetici, economici e finanziari per promuovere la creazione di CER o GAC. 

Aggiornato alle normative italiane, RECON supporta enti locali e altri attori nel prendere decisioni informate per favorire il coinvolgimento dei cittadini nella transizione energetica, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea. Tra le sue funzionalità, il software calcola diversi parametri come l’autoconsumo fisico e diffuso, l’autosufficienza energetica, i benefici ambientali come la riduzione delle emissioni di CO2, i risparmi legati all’autoconsumo e i ricavi dalla vendita di energia. 

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