A partire dal 1° gennaio 2025, il panorama delle convenzioni per la gestione dell’energia prodotta e immessa in rete subirà una significativa evoluzione. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha, infatti, confermato che non sarà più possibile sottoscrivere nuovi contratti di Scambio sul Posto (SSP) e che l’unica forma di ritiro dell’energia sarà il meccanismo del Ritiro Dedicato (RID).
Questa trasformazione normativa è regolata dalla recente delibera ARERA 457/2024, che
stabilisce che tutte le convenzioni di SSP che hanno raggiunto il limite dei quindici anni di durata saranno valide solo fino al 31 dicembre 2024. Non sarà quindi più possibile rinnovare i contratti SSP a partire dal 1° gennaio 2025.
La transizione al Ritiro Dedicato (RID)
Il nuovo quadro normativo prevede che, per garantire la continuità del servizio e la valorizzazione economica dell’energia immessa in rete, a partire dal 1° gennaio 2025, il GSE attiverà d’ufficio un contratto di Ritiro Dedicato per tutti gli impianti di produzione di energia elettrica che rientra nella prima fase di attuazione. Questa misura è pensata per semplificare il passaggio dal vecchio meccanismo di SSP a un sistema che, pur mantenendo la valorizzazione dell’energia immessa in rete, prevede modalità differenziate di remunerazione.
Il contratto RID verrà attivato automaticamente, ma i produttori avranno comunque la possibilità di scegliere un nuovo utente del dispacciamento, qualora non intendano aderire al nuovo sistema. È importante sottolineare che questa opzione deve essere comunicata al GSE entro il 10 dicembre 2024, al fine di evitare la transizione automatica al RID.
Dettagli della prima fase di attuazione
Per i titolari di contratti SSP che rientrano nella prima fase di attuazione, ovvero quelli con decorrenza compresa tra il 1° gennaio 2009 e il 1° gennaio 2010, il GSE invierà una comunicazione informativa dettagliata sulle modalità di gestione del passaggio al Ritiro Dedicato. Gli impianti interessati da questa prima fase sono quelli che, avendo raggiunto i 15 anni di durata, non potranno più beneficiare della proroga del regime SSP e dovranno quindi adattarsi al nuovo sistema a partire dal 2025.
Cosa accade per gli altri titolari di contratti SSP?
I titolari di contratti SSP che non rientrano nella prima fase di attuazione, ovvero che non hanno ancora raggiunto il limite dei 15 anni, continueranno a beneficiare dell’attuale meccanismo di Scambio sul Posto fino alla scadenza naturale del loro contratto. In questi casi, non ci saranno modifiche fino alla scadenza del contratto, ma è previsto che, nel lungo termine, il meccanismo di Ritiro Dedicato diventerà la forma prevalente di ritiro dell’energia.
Prospettive future
La graduale uscita dal meccanismo di Scambio sul Posto e la semplificazione del Ritiro Dedicato sono temi che saranno ulteriormente disciplinati da un successivo provvedimento dell’ARERA. Questo provvedimento si concentrerà sulla definizione delle modalità operative per il superamento definitivo del sistema SSP e per la gestione ottimale del sistema RID, che si prevede diventerà sempre più centralizzato e normato, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e di efficienza energetica del Paese.
Conclusioni
L’evoluzione del sistema di gestione dell’energia prodotta e immessa in rete rappresenta una sfida per i produttori di energia, che dovranno adattarsi ai nuovi schemi normativi e contrattuali. Il passaggio dal regime SSP al Ritiro Dedicato, pur comportando alcune modifiche operative, è pensato per garantire la continuità del servizio e il giusto compenso per l’energia immessa in rete. È fondamentale che gli operatori coinvolti siano ben informati sulle cadenze e sulle modalità di attuazione, per evitare disagi e sfruttare al meglio le nuove opportunità che si presenteranno.
Consumare direttamente l’energia prodotta è il modo più vantaggioso per sfruttare al meglio il vostro impianto fotovoltaico.
Con la progressiva eliminazione dello Scambio sul Posto, diventa sempre più importante massimizzare l’autoconsumo. Per questo, è il momento di dotare il vostro impianto di un sistema di accumulo di batterie, che permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso durante il giorno e utilizzarla nelle ore serali e notturne. Inoltre, l’installazione di un impianto di climatizzazione a pompa di calore consente di sfruttare direttamente l’energia elettrica prodotta per riscaldare o raffrescare gli ambienti.
Contattateci per una consulenza personalizzata: vi aiuteremo a scegliere le soluzioni migliori per aggiornare il vostro impianto fotovoltaico.